ExClass 27, 2023, 171-196 ISSN 1699-3225
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27, 2023, 171-196 1699-3225
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CYNTHIA E LO STATUTO DINAMICO DELLELEGIA, TRA
DREAM NARRATIVE, ARTE FIGURATIVA E MODELLI EPICI*
Il recente volume curato da Sharon James, Golden Cynthia. Essays on Propertius,
Ann Arbor 2022 dimostra i pregi e i limiti di una metodologia fondata su categorie in-
terpretative psicanalitiche, sui gender studies, sull’interdisciplinarietà, declinata nella

Da un lato, infatti, i contributi raccolti nel volume vanno senza dubbio nella di-
rezione dell’allargamento della platea dei lettori, una questione di grande attualità per
-
co come Properzio; dall’altro, però, tale innovativa tipologia di esegesi dei testi può
risultare fuorviante nell’interpretazione dello statuto formale e tematico dell’elegia
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Per un poeta come Properzio non si può prescindere dagli studi di Paolo Fedeli;
il suo recente commento pubblicato in due volumi per la Fondazione Lorenzo Valla
(Properzio. Elegie, Torino 2021-2022 a cui rinvio per il testo critico) dimostra come
sia possibile conciliare l’esigenza di divulgazione con un tipo di analisi del testo che
contestualizza gli aspetti linguistici e stilistico-retorici e mette in luce le allusioni in

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Blandi praecepta Properti: What Propertius Teaches-
ne pienamente condivisibile di Sharrock1 di intratestualità come lettura delle relazioni
tra le parti di un testo per spingersi verso la distinzione dei diversi tipi di lettori della
-
tituito dal livello culturale dei due gruppi: da un lato lettori che prestano attenzione
alla storia d’amore tra Properzio e Cinzia, ma sono in grado di riconoscere i narratori
-

à, una competenza che l’autrice

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Attingere agli studi di teoria della letteratura di Rabinowitz, che riguardano opere
in prosa, per indagare le modalità della ricezione antica delle elegie properziane è

1 Intratextuality: Greek and
Roman Textual Relations
*     Golden Cynthia. Essays on Propertius, Ann Arbor: University of

Cynthia e lo statuto dinamico dell’elegia, tra dream narrative, ...

ExClass 27, 2023, 171-196 http://dx.doi.org/10.33776/ec.v27.7977
colto contemporaneo di Properzio che si muove avanti e indietro nella raccolta per
cogliere le contraddizioni che riguardano la caratterizzazione di Cinzia e i sentimenti
del poeta, a meno che non si riduca l’intratestualità all’individuazione di nessi es-

di un plot in cui i personaggi agiscono spinti da sentimenti spesso contradditori che

In tale prospettiva contenutistica le prime tre elegie del Monobiblos hanno un

riferimento per gli «attentive readers»; a suo parere, infatti, una serie di incoerenze
  
-

dei suoi occhi, Properzio crea attorno a Cinzia un sistema di attese che è in stretta

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ei mihi, iam toto furor
hic non decit anno, / cum tamen adversos cogor habere deos
all’ablativo di tempo continuato toto anno, all’avverbio iam e al nesso hic furor,
che riprende nullo vivere consilio «anniversario delle sensazioni», per
usare le parole del protagonista delle Notti bianche di Dostoevskij2, concorrono non
solo l’azione concorde di Cinzia, dei Cupidines e di Amor, ma anche l’ostilità inces-
-
in me nostra Venus noctes exercet amaras / et nullo
vacuus tempore det Amor): il poeta, ormai privato da Amore del fastus constans, è
sottoposto all’avversità senza tregua delle due divinità che si manifesta nell’assenza
della donna
Properzio conosce il modo di agire di Amor e ne coglie una manifestazione esem-
); nella prospettiva di
un’intratestualità di tipo esclusivamente narrativo l’ingresso in scena di Cinzia nella
cultus eccessivo, ma non della saevitia che caratterizza il compor-
tamento di Atalanta nei confronti di Milanione, è ritenuto dall’autrice una prova di

rievocato dal punto di vista di Milanione, come dimostra la struttura a cornice aperta
e chiusa dal riferimento alla vittoria dell’eroe sulla duritia della fanciulla abilissima

2 Mentre Properzio misura sull’anno appena trascorso la durata dell’amore non ancora
corrisposto, il protagonista delle Notti bianche celebra l’anniversario dei momenti felici trascorsi


in Brill’s Companion to Propertius
Milanion nullos fugiendo, Tulle, labores / saevitiam durae contudit Iasidos. / nam
modo Partheniis amens errabat in antris, / ibat et hirsutas ille ferire feras; / ille etiam Hylaei
percussus vulnere rami / saucius Arcadiis rupibus ingemuit. / ergo velocem potuit domuisse puellam:
/ tantum in amore preces et benefacta valent.

ExClass 27, 2023, 171-196


È
speranza di una soluzione positiva della propria situazione; il successo dell’eroe testi-
monia la possibilità di invertire le dinamiche della conquista sperimentate da Proper-
zio, a condizione di non sottrarsi ad alcun labor obsequium
-
to tra il sermo castrensis 
di cui è vittima il poeta miser da parte di Cinzia, dei Cupidines e di Amor e quello
del servitium amoris (i labores in relazione con il verbo contundere in apertura, il
verbo domare con preces e benefacta
D’altra parte, Amore non percorre le vie note per raggiungere il cuore di Cinzia e
tarda ad agire nei suoi confronti come aveva fatto nel caso di Atalanta6
con la vicenda mitologica di Milanione e di Atalanta accresce ulteriormente l’attesa
dell’ingresso in scena di Cinzia proprio perché colloca nel segno dell’anomalia
l’indolenza di Amor, evidentemente incomprensibile per il poeta, che, invece, attende

Il ricorso a un’intratestualità di tipo esclusivamente narrativo rischia di mettere in


narrative della successiva a partire dall’avvenuta conquista di Cinzia
dal paradigma mitologico di Milanione e Atalanta un modello di comportamento da
impartire con urgenza agli amici innamorati a partire dalla propria esperienza: mai
allontanarsi da un amore che ha gli essenziali requisiti dell’esclusività e della consue-
-
cura
e locum, del nesso assuetus amor praeceptor
amoris in grado di dispensare moniti urgenti a tutti coloro che intendano evitare di


attorno alla fanciulla al cui sguardo non ha saputo resistere; benché Properzio sia stato

il suo potere di sedurre gli uomini: da tale contrasto scaturisce il bisogno del poeta di

Il poeta sceglie la via della continuità nell’impostazione didascalica del discorso:

apprensione per lo stile e il comportamento della donna amata, che è drammatizzata
 il lettore trova un plastico riscontro degli
Per l’impiego di contundere 
ThlLdomare ThlL

6in me tardus Amor non ullas cogitat artes, / nec meminit notas, ut prius, ire vias
 hoc, moneo, vitate malum: sua quemque moretur / cura, neque assueto mutet amore
locumQuod si quis monitis tardas adverterit aures, / heu referet quanto verba dolore mea!
Quid iuvat ornato procedere, vita, capillo / et tenuis Coa veste movere sinus, / aut quid Orontea
crinis perfundere murra, / teque peregrinis vendere muneribus, / naturaeque decus mercato perdere
cultu, / nec sinere in propriis membra nitere bonis?
Cynthia e lo statuto dinamico dell’elegia, tra dream narrative, ...

ExClass 27, 2023, 171-196 http://dx.doi.org/10.33776/ec.v27.7977
indizi di carattere estetico ed etico forniti da Properzio sulla donna nell’elegia incipi-
taria: la bellezza naturale degli occhi che hanno catturato il poeta (nel riferimento dei
decus naturae sciupato da Cinzia con trucchi comprati che ne oscurano lo
splendore), l’inclusione della fanciulla nel novero delle puellae non castae (nella des-
crizione dell’incessus, della veste, dei capelli acconciati e eccessivamente profumati
che assimila Cinzia a una meretrix), l’opportunità di non allontanarsi da un amore che

la critica all’ostentazione del cultus eccessivo da parte della donna e il vocativo vita

domanda retorica rivolta dal poeta non mostra certamente sul volto il pallore auspi-
 come segno evidente di innamoramento

Grazie a una lettura intratestuale basata sull’analisi non solo tematica, ma anche
stilistico-retorica del testo è possibile tracciare le linee di continuità e di discontinuità



-
The Beloved as Dreamer and
Object d’Art; tale metodologia, però, a cui l’autrice associa il ricorso a categorie inter-

dei rapporti intra e intertestuali nell’analisi di un componimento in cui l’Arianna ab-
bandonata di catulliana memoria e la Penelope omerica danno forma e sostanza al
-
10
testo properziano è una premessa indispensabile non solo per ragionare in termini di
ipotesti e di riscritture successive, ma anche per stabilire rapporti di dipendenza o di in-
ferenza con l’ambito artistico che inevitabilmente condiziona l’immaginario del poeta

     Odissea omerica, al catalogo di eroine esiodeo,
-
za del primo libro come carmen mixti generis
caratterizzazione psicologica del poeta e di Cinzia; è l’alterità il segno distintivo della
situazione descritta da Properzio sullo sfondo di una dimensione onirica condivisa dai
due amanti: alla percezione della donna come altro da sé il poeta perviene attraverso il

-
lla addormentata e il poeta che sogna a occhi aperti, si basa su un metodo di indagine
basato su categorie psicanalatiche; esso permette certamente di spiegarne alcuni as-

en agedum dominae mentem convertite nostrae / et facite illa meo palleat ora magis!
10 Cynthia. A Companion to the Text of Propertius
Sesto Properzio. Il primo libro
delle elegie, Firenze) sia al volume con apparato critico, traduzione e commento pubblicato nel 2021
per la Fondazione Lorenzo Valla (Properzio. Elegie, 

ExClass 27, 2023, 171-196


-

ma non tiene conto delle scelte retoriche e stilistiche sia in una prospettiva diacronica,

D’altra parte, a conferire coerenza al discorso è senza dubbio il tentativo dell’autrice
di mettere in relazione la descrizione delle donne protagoniste del catalogo iniziale e

il problema della plausibilità di tale rapporto, soprattutto da un punto di vista crono-
logico, nella prospettiva della rielaborazione pittorica romana di prototipi femminili
di età classica ed ellenistica che avrebbe alimentato l’immaginario artistico del poeta

quella di Ovidio, che nel secondo libro dei Tristia fa riferimento alla coesistenza nelle
-
ca e di quadretti di contenuto erotico, che mettono in primo piano la nudità del corpo
femminile11


Nella solenne cornice formale del catalogo di eroine di ascendenza esiodea12
Arianna, che giace spossata sul lido deserto dopo essere stata abbandonata da Teseo,
Andromeda, che si adagia al primo sonno, ormai libera dagli scogli e dalla minaccia
  

tale direzione concorre la progressione di verbi e di aggettivi che mira a sottolineare
         -

di Arianna abbandonata da Teseo sintetizza e nobilita la condizione in cui si trova
Cinzia: la relazione tra stanchezza, sonno e abbandono fa del personaggio il prototipo
mitico ideale per la fanciulla, al punto che la sua vicenda, così declinata, sarà pre-
sente anche sullo sfondo del rimprovero rivolto da Cinzia a Properzio a conclusione

e tematico: i richiami testuali chiariscono l’intento del poeta, cioè quello di concen-
trare l’attenzione sul rapporto di contemporaneità tra il sonno profondo a cui si abban-

grazie alla sua proiezione sul lido che la circonda: l’allontanamento dell’amato è
11 Trist. ad loc.Commento al II libro dei Tristia
di Ovidio
12 ad loc. di Fedeli,
Sesto Properzio. Il primo libro
 perde, deserto liquisti in litore, Theseu?quae tum prospectans
cedentem maesta carinam / multiplices animo volvebat saucia curas; tuttavia nel distico properziano
a imporsi è la descrizione del sonno di Arianna mentre la nave di Teseo svanisce, a cui Catullo fa
 venerit, aut ut eam devinctam lumina somno / liquerit immemori discedens
pectore coniunx?
 utpote fallaci quae tum primum excita somno / desertam in sola miseram
se cernat harena, con il commento ad loc.Gaio Valerio Catullo. Le poesie
Cynthia e lo statuto dinamico dell’elegia, tra dream narrative, ...

ExClass 27, 2023, 171-196 http://dx.doi.org/10.33776/ec.v27.7977

simile a Cinzia, querula proprio perché deserta

libera dagli scogli, sia stata ritenuta poco pertinente16, la scelta di tale momento alta-
mente epico nobilita la situazione di Cinzia non solo da un punto di vista formale, ma
anche contenutistico perché la fanciulla è stata vittima di un grave torto, al pari delle

che i tre personaggi femminili nel catalogo abbiano in comune con Cinzia la vulnerabi-
lità sessuale, dall’altro di ritenere pienamente condivisibile quella secondo cui Proper-


nota vicenda di Perseo che libera Andromeda dallo scoglio e dalla minaccia del mostro
marino, che è sullo sfondo di libera iam duris cotibus 

    
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
estrema e il sonno, che fa cessare improvvisamente un movimento continuo e sfrenato,
ma chiama in causa anche il ruolo preminente della donna di Cnosso fra le menadi dopo
-
naggio con una saxea egies bacchantis sotto lo sguardo di Teseo che si allontana per
mare


cui egli è testimone con l’auspicio di un rinnovato e positivo riavvicinamento a Cin-
exemplum 
Properzio ricorre per far progredire l’azione: la relazione tra Arianna, Andromeda e la
baccante che cedono al sonno fa presagire per Cinzia, che a loro è assimilata, una svolta

-
ciulla immersa in una quies mollis con il capo poggiato sulle mani malferme e l’incerta
andatura del poeta, dovuta, però, a uno stato di ebbrezza tale da richiedere l’aiuto degli
 interdum leviter mecum deserta querebar / externo longas saepe in amore moras,
in cui la ripresa dell’aggettivo desertus rinvia ai deserta litora 
16     Cynthia, 16, che mette in dubbio la congruità dell’exemplum di
Andromeda alla luce della tradizione letteraria e artistica su tale personaggio; tuttavia, come dimostra
Properzio tra storia, arte, mito

spesso a paralleli mitici apparentemente incoerenti, soprattutto quando ricorre al procedimento della
moltiplicazione degli exempla
 Per il ricorso a un registro poetico elevato nei primi due exempla Sesto Properzio.
Il primo libro, ad loc.
 quem procul ex alga maestis Minois ocellis, / saxea ut egies bacchantis,
prospicit eheuGaio
Valerio Catullo, ad loc.

ExClass 27, 2023, 171-196


schiavi che illuminano il percorso sera nocte. L’approccio interdisciplinare suggerito
nixa caput non
certis manibus 
addormentata, a conferma dell’importanza del parallelo mitico con tale personaggio
La cornice temporale della notte inoltrata costituisce lo sfondo ideale tanto per il sonno


stesso e Cinzia; lo preannuncia l’accostamento di hanc a ego  
che prelude a un delicato avvicinamento da parte di Properzio, espresso dall’avverbio
molliter: in un residuo barlume di razionalità, egli tenta di adeguare i suoi movimenti
alla quies mollis
hanc a ego in incipit quamvis 
coglie opportunamente l’intento del poeta di stigmatizzare il fallimento dell’azione di
graduale accostamento a Cinzia, che fa progredire in una prospettiva di degradazione il

infatti, non è in grado di portare a termine con fermezza e audacia l’impresa a cui lo
inducono il vino e il desiderio sessuale20, perché teme le manifestazioni di collera e di

Al poeta non resta che rinunciare all’assalto nei confronti della fanciulla addor-
mentata e restare immobile in uno stato di contemplazione con lo sguardo pieno di
ocellis
approfondito l’immagine della donna immersa in un sonno profondo grazie alla tec-
nica della moltiplicazione degli exempla mitologici, ora Properzio sposta l’attenzione

21

La meraviglia di Argo di fronte alle corna insolite di Io fa capire che l’immaginario

cui Io conserva l’aspetto di una donna con il particolare inatteso delle corna sul capo22
Pur condividendo tale approccio interdisciplinare, l’autrice traduce l’aggettivo igno-
 Per la dipendenza diretta dell’Arianna properziana dalla statua oggi conservata nei Musei
RhM
LIMC, Ariadne
20 
Properzio si spinge oltre la timidezza di Callimaco (AP 
  Sesto Properzio. Il primo libro, ad loc
disposte in gradatio, le azioni del poeta culminano in sumere arma admota manu, con un chiaro
riferimento agli arma virilia (sull’inequivocabile accezione erotica di arma  Dal
contesto alla costituzione del testo. Il I libro delle elegie di Properzio
21 
haerebam xus
tra intentis ocellishaerere accostato spesso al participio
di gere 
ThlL 
22        Sesto Properzio. Il primo libro, ad loc. propone
l’interpretazione dell’epiteto ignotus 
Cynthia e lo statuto dinamico dell’elegia, tra dream narrative, ...

ExClass 27, 2023, 171-196 http://dx.doi.org/10.33776/ec.v27.7977
tus con «strange» con l’intento di interpretare il contesto in chiave psicologica: a suo


Tale interpretazione, tuttavia, sembra non tener conto del rapporto tra la simili-

apertura dell’elegia: al sonno profondo della fanciulla Properzio contrappone la pro-
pria attenzione vigile nei suoi confronti, che è la conseguenza della rinuncia ad agire

expertae saevitiae, messo in rilievo dall’iperbato a
cornice e si limita a concentrare gli occhi su di lei; il parallelo con Argo ha un carattere
iperbolico, perché moltiplica a dismisura l’intensità dello sguardo pieno di meraviglia

-
rie, nella versione ovidiana del mito nel primo libro delle Metamorfosi è sottolineata la
capacità di Argo di non allontanare mai lo sguardo da Io grazie ai cento occhi
il necessario rapporto con l’uso del mito nei primi versi dell’elegia, quanto il confronto
tra le attestazioni artistiche e quelle letterarie orienta l’interpretazione verso la cen-
tralità dell’atteggiamento del poeta, che, metuens iurgia expertae saevitiae, sospende

-
data una funzione di collegamento tra lo spazio esterno da cui proviene Properzio e

fanciulla suggerisce al poeta movimenti cauti e discreti che la sequenza di imperfetti


in una dolce quiete, acquistano una rinnovata centralità in relazione ai gesti del poeta,
che sono disposti in gradatio 
dal trasferimento delle ghirlande sulle tempie della fanciulla, alla ricomposizione dei
capelli sciolti,

Con le premurose attenzioni di Properzio, nuovamente sottomesso alla donna, si

 ingratus, «the
 L’autrice individua
nelle paure del poeta un’ulteriore conferma dell’impossibilità di accedere ai sentimen-

 Met. constiterat quocumque modo, spectabat ad Io: / ante oculos Io, quamvis
aversus habebatFab. 

 La gioia che Properzio prova nel ricomporre i capelli sciolti di Cinzia addormentata si
contrappone al malcelato rimprovero per i capelli acconciati in apertura di 1,2, che inaugura la
sistematica contestazione degli aspetti in cui si manifesta il cultus eccessivo della fanciulla sullo

         Diccionario de motivos amatorios en la
literatura latina

ExClass 27, 2023, 171-196



me miseramqueri
un meccanismo di inversione dei ruoli (a cui rinvia anche l’uso di ei mihi 
che assegna a Cinzia quello di amante infelice, il riferimento all’analogo impiego di
miser in apertura dell’elegia 1,1 appare riduttivo, così come il ricorso a categorie di
genere per sottolineare l’irriducibilità della fanciulla al tentativo di controllo da parte


intra e intertestuali in chiave di rovesciamento nel rimprovero che Cinzia rivolge a
Properzio; l’interpretazione psicologica del contesto rischia di far perdere di vista il

-

Collocato tra i vani presagi negativi di Properzio sui possibili sogni di Cinzia e
la manifestazione vera e immediata della sua collera alla vista del poeta, il passaggio
risolutivo della luce lunare attraverso le imposte socchiuse crea una scena delicata e
26 che, nello stesso tempo, fa progredire la situazione

sottolinea tandem -

Convinta che Properzio torni da lei dopo aver trascorso la notte con un’altra don-

dalla vana attesa e dal brusco risveglio, che culminano nelle dirae 
ritmo lento del racconto delle ore trascorse in solitudine nel tentativo di eludere il son-

i longa tempora noctis 
(iniuria alterius languidus improbe deserta 
in amore externo -



docta puella e ad accostarlo a quello di una
matrona, a condizione che rinunci alla luxuria misera. Il rapporto intratestuale con
26            Sao testimonianze e frammenti,

sedula
in exactis sideribus   


per Properzio quello dell’allontanamento e del ritorno dall’amata; la luna interviene attivamente
nel determinare il cambiamento di scena in cui la fanciulla manifesta al poeta la collera che egli ha

 Sesto Properzio, ad loc.
    cum tibi praesertim Phoebus sua carmina donet / Aoniamque libens
Calliopea lyram, / unica nec desit iucundis gratia verbis, / omnia quaeque Venus, quaeque Minerva
probat. / his tu semper eris nostrae gratissima vitae, / taedia dum miserae sint tibi luxuriae; il ritratto
Cynthia e lo statuto dinamico dell’elegia, tra dream narrative, ...

ExClass 27, 2023, 171-196 http://dx.doi.org/10.33776/ec.v27.7977

lira di Orfeo permetta di riconoscere alla fanciulla il ruolo di  come
sostiene l’autrice, o addirittura suggerisca un’usurpazione del compito del vates

D’altra parte, la prospettiva intratestuale non esaurisce la complessità di versi in


Come Palinuro nell’episodio in cui Virgilio ne racconta la morte, Cinzia subisce le
conseguenze del modo di agire di Sopor 
: anche nel caso del timoniere della

i tratti distintivi del sonno alatoquies il termine scelto

nell’episodio virgiliano della morte di Palinuro il vocabolo ricorre tre volte in mo-
menti cruciali della narrazione: dalla placida quies che avvolge i marinai sullo sfondo
della notte tranquilla, al monito rivolto da Somnus al timoniere sull’opportunità di
concedere tempo alla quiesquies inopina e fatale, che solo apparentemente

L’ultimo verso dell’elegia colma lo scarto temporale tra il cedimento di Cinzia al

della fanciulla, si nascondono le lacrime da lei versate nella vana attesa del poeta,
cura ultima


A orientare l’interpretazione in questa direzione è la riproposizione della scena del
primo libro dell’Odissea in cui solo il sonno, con l’energica dolcezza determinata

dello sposo
La persistenza dei prototipi mitici di Arianna e di Penelope nello sviluppo
dell’elegia nobilita la condizione in cui si trova Cinzia, che è l’esito di un rovescia-
della fanciulla come docta puella si sviluppa nell’immagine della matrona: Properzio individua
come spazio idoneo al rapporto esclusivo con Cinzia un luogo non solo appartato, ma addirittura
cultus, inteso come strumento

donna che in apertura è stata presentata come una meretrix
 
Gendered Dynamics in Latin Love Poetry
 Lapsam 

   Aen.  cum levis aetheriis delapsus Somnus ab astris / aëra dimovit
tenebosum et dispulit umbrasipse volans tenuis se sustulit ales ad auras
  Aen. 
Boll.St.Lat.
 Od. 
Properzio sostituisce quella diretta e realistica di Sopor, che vince la resistenza di Cinzia con le sue


ExClass 27, 2023, 171-196


mento sistematico di collaudate situazioni di ascendenza epigrammatica; tale inver-

un remedium Sopor, con la sua
memoria epica, ad assolvere tale compito nei confronti di Cinzia, novella Penelope in
attesa del nostos 
che ha cercato di rimanere sveglia, il cedimento al sonno non può che essere l’ultima
cura




Sullo sfondo di entrambi i componimenti vi sarebbe l’intento di indagare la natura del

un nucleo di contenuti comuni ai tre carmi, è in evidente contraddizione con le fondate
motivazioni di ordine linguistico e tematico che inducono Fedeli a dividere in due

C’è un dato temporale macroscopico che conduce alla separazione delle due ele-

Amorini che lo hanno ricondotto a casa della fanciulla durante una notte di bagordi,
-
trollare se dorma sola, ma la donna, adirata per tale comportamento, lo mette alla
porta: ex illo felix nox mihi nulla fuit 


Nell’interpretazione dell’incontro del poeta con la turba di pueri 
non si può non tener conto della via tracciata prima da Cairns, poi da Fedeli, a cui
spetta il merito di aver messo in rilievo il rapporto tra il vivace realismo e le dinami-

avviene tra il folto gruppo di ragazzini e il poeta: nella loro caratterizzazione il piano

si è temporaneamente sottratto al servitium amoris nei confronti di Cinzia, assume il
ruolo dello schiavo fugitivus braccato dai Cupidines che eseguono la volontà della
 Emerita
 Per il valore causativo del superlativo ultimus («that marks or brings about the last or ultimate
OLD s.v. 
 Per il confronto dettagliato tra quanti considerano il carme unitario e quanti lo dividono in due
Properzio. Elegie libro II, Cambridge

 CQ Elegie libro II
    komastés, reduce da un convito in stato

fugitivarii

Cynthia e lo statuto dinamico dell’elegia, tra dream narrative, ...

ExClass 27, 2023, 171-196 http://dx.doi.org/10.33776/ec.v27.7977
donna / domina, adirata per il suo allontanamento; grazie alla lunga consuetudine con
il poeta l’ordine di catturarlo, impartito da uno di loro, è immediato
Cupidines -
perziana dei pueri         
rilievo sulla scia dell’opinione di Rothstein
vincla 
rappresentazione degli Amorini, mentre sono tipici dei fugitivarii-
po l’intratestualità, opportunamente sostenuta dai commenti, si rivela uno strumento
essenziale per interpretare il rapporto tra il piano delle immagini e quello della realtà,
che mostra una evidente coerenza narrativa con le alterne fasi della storia d’amore a


all’insegna del furor con il conseguente repentino mutamento del proprio stile di
vita, il colpo di fulmine di cui è vittima il poeta miser è presentato nei termini di
un’opera di conquista militare
Cupidines e Amor.


pueri; il
ricorso ad espressioni tipiche del lessico giuridico inquadra tale relazione nei termini di
un contratto tra il proprietario dello schiavo e i fugitivarii, che individuano subito il fug-
giasco, ma sono pronti a risparmiarlo di fronte alla sua garanzia di fedeltà alla domina
Nel monito che conclude l’elegia è ribadito il rapporto tra il realismo e i topoi let-
terari della poesia erotica; lo sottolinea l’accostamento di i nunc a noctes disce manere
domi: al poeta / servus fugitivus gli Amorini, dopo avergli posto il cappio al collo,
ricordano con tono imperioso non solo la necessità di non abbandonare la propria
domina, ma anche l’opportunità di condividere lo spazio della fanciulla amata durante

di azioni aggressive a praecepta aveva già fatto ricorso Amore in apertura dell’elegia

del poeta, che dovrà imparare a mettere in pratica i moniti da lui stesso rivolti agli
amici innamorati in qualità di praeceptor amoris

Il rapporto tra convenzioni artistico-letterarie e realtà è al centro del contributo di
Andrew Feldherr, Moving Parts. The New Form(alism) of Prop. 2,12, un titolo che
 sed nudi fuerant. Quorum lascivior unus, / «Arripite hunc!» inquit, «iam bene nostis
eum. / Hic erat, hunc mulier nobis irata locavit»
 Die Elegien des Sextus Propertius
 
 
    hic erat, hunc mulier nobis irata locavit  parcite iam, fratres!certos iam
spondet amores; / et iam ad mandatam venimus ecce domum
scena concorrono l’uso del deittico e di eccead loc. di Fedeli, Elegie libro II
 tum mihi constantis deiecit lumina fastus / et caput impositis pressit Amor pedibus, /
donec me docuit castas odisse puella / improbus, et nullo vivere consilio

ExClass 27, 2023, 171-196


allude all’intento di trovare il senso dell’elegia a partire dagli aspetti formali, conside-

tale metodologia, fondata sulla centralità del testo, al punto da attribuire alla struttura
perfettamente bipartita del carme la funzione di «verbal icon»

molliter 
Dall’articolazione formale tale tipologia di analisi è applicata anche ad alcune spie
testuali, considerate nel loro valore fonosimbolico: se sulla ripetizione di puer
puerilis
per-, di pudor nel
puellae 
Amore come puer

schemi retorici con la simmetria strutturale dell’elegia: ad inaugurare e a chiudere le
due parti in cui è suddiviso il carme, infatti, sono l’abilità del pittore che per primo
dipinse Amore come un fanciullo e il talento del poeta nel celebrare le doti della
donna amata; mentre la bravura del primus inventor -

di Amor


e dell’altro, come si evince nel primo distico da puerum pinxit e da miras manus,
mea Musa magna, che è collocata in una orgo-
gliosa dichiarazione di poetica: benché levis, l’ispirazione di Properzio sarà causa

parallelismo tra l’elenco delle caratteristiche attribuite al dio dal primus inventor della
sua imago puerilis  


A rendere logico e coerente il passaggio tra le due parti in cui è suddiviso il carme

di Amorin me («nel caso mio»)
manere, evidenziato dal poliptoto, poi perderecerte, de-

nusquam in chiu-
assiduus 

sua stabile presenza nel cuore del poeta, ma nello stesso tempo continua ad essere ag-

di tale modo di agire di Amore, in sinergia con Cinzia e con i Cupidines
 L’iperbato mette in ulteriore rilievo la mirabile abilità tecnica che è propria delle mani del
ad loc. di Fedeli, Elegie Libro II
 in me alla luce dell’usus scribendi  Elegie Libro II,
ad loc.
Cynthia e lo statuto dinamico dell’elegia, tra dream narrative, ...

ExClass 27, 2023, 171-196 http://dx.doi.org/10.33776/ec.v27.7977
delinea lo sviluppo: la guerra perpetua che il dio conduce contro Properzio fa di lui la
vittima ideale dell’azione di inseguimento e di cattura da parte della turba puerorum
   -
pria poesia sulla pittura per la sua capacità di rielaborare l’imago puerilis di Amor

rischia di mettere in ombra tanto la coincidenza tra scelta di poesia e di vita, quan-
    

si rivelano strumenti fondamentali per l’interpretazione anche perché permettono di
isolare lo spazio che Properzio si ritaglia per l’orgogliosa rivendicazione della propria
Musa levis
Grazie all’epipompéè invitato a 


danneggiare la gloria che egli gli procura quando celebra le doti di Cinzia, unica fonte

Ingenium nobis ipsa puella facit
che Properzio sgombra il campo da ogni ambiguità sul proprio statuto di poeta ele-

incipit di un nuovo
libro costituisce il luogo ideale per una recusatio che ha come destinatari immediati
-
litiche verso un’epica celebrativa di argomento storico-marziale
obsequium
nei confronti di Cinzia, mediato dalla lode di tutti gli aspetti della sua bellezza, anche

Nel contributo Sex and violence in Propertius la Greene rovescia tale interpreta-

        
-
     
ipotesi scaturisce dal fraintendimento della metafora bellica, che l’autrice considera
-

carmi verso una metodologia che sintetizzi il rapporto tra forma (livello linguistico-

opera l’autore e della trama intertestuale in cui colloca i suoi carmi per legittimare il



 Per la ripresa properziana di topoi
tradizionali si rinvia all’ampia discussione di Fedeli, Elegie Libro II, ad loc.
 Sulla questione del doppio destinatario dell’elegia e sul rapporto di Properzio con l’epica
contemporanea si rinvia all’introduzione di Fedeli, Elegie Libro II

ExClass 27, 2023, 171-196



lo schema retorico della recusatio 



processo di creazione poetica, grazie al quale ella prende il posto delle divinità tradi-
incessus
        sono
chiamati in causa per testimoniare il suo cultus eccessivo (la maestosa andatura della
fanciulla sfolgorante dei colori delle vesti di Cos e la cura dei capelli con pettinature
alla moda
Cinzia alla composizione di un’interminabile Iliade
Il ricorso a categorie di genere induce l’autrice a una conclusione discutibile («the

puella -
zione dell’antitesi tra la vigorosa mascolinità del poeta e la vulnerabilità di Cinzia; è

del lessico bellico (mecum luctatur allude a incruente lotte indotte dalla passione), né

longae Iliades, rifondate alla luce delle alterne e discontinue vicende degli amanti
Come sottolinea Fedeli, «il poeta, insomma, fa capire che non ha alcun bisogno di

la materia per longae Iliades»; irriducibile al duro verso dell’epos, la scelta di vita e
nos contra angusto
versamus proelia lecto), in cui gli unici proelia che egli è in grado di combattere sono
i duelli d’amore con Cinzia, in antitesi con il catalogo di immagini corali e di spazi
bella e delle res Caesaris 
In continuità con tali proelia antieroici, combattuti nella dimensione intima del letto,
           
esclusiva dell’ingenium di Properzio: grazie all’uso del procedimento del makaris-
mós, reso singolare dal destinatario, che è il poeta stesso, il carme si colloca nel segno
dell’eccezionalità, quella della notte d’amore vissuta con la fanciulla, a tal punto straor-
nox
candida Properzio sintetizza le antitesi luce / oscurità, giorno / notte che hanno una
-
tenziale sull’urgenza di non trascurare le gioie della vita dum lucet
 Quid iuvat ornato procedere, vita, capillo / et tenuis Coa veste movere sinus
 



 Per la smisurata lunghezza dell’Iliade e per il valore del verbo condere 
Fedeli, Elegie Libro II, ad loc.
 nec mea conveniunt duro praecordia versu / Caesaris in Phrygios condere nomen avos
 seu nuda erepto mecum luctatur amictu / tum vero longas condimus Iliadas
Cynthia e lo statuto dinamico dell’elegia, tra dream narrative, ...

ExClass 27, 2023, 171-196 http://dx.doi.org/10.33776/ec.v27.7977
         
secondo categorie di genere in una prospettiva socio-antropologica: «night is tipically
linked with sexuality, the imagination, and the feminine, while light / day is most
often associated with the masculine realm of reason and civic obligation and engage-
ment (negotiumè 
non iuvat in caeco Venerem corrumpere motu: / si nescis, oculi sunt in amore duces,
in cui Properzio rivaluta la funzione di guida degli occhi e della luce durante l’unione

tu modo, dum lucet, fructum ne desere vitae: è l’autrice stessa a sottolineare
l’urgenza con cui Properzio esorta la fanciulla a godere della vita con le sue gioie
dum lucet, un’apostrofe che mette in crisi l’associazione della luce e del giorno con la


potenziare al massimo nell’ossimorica nox candida-
minosità dei candidi soles, resi particolarmente splendidi dalla concordia e dalla reci-
procità dei desideri del poeta e di Lesbia, dall’altro di presentare le gioie dell’amore
nox longa 

d’amore e la nox perpetua una dormienda
una notte d’amore felice, Properzio in un primo momento orienta l’opposizione tra il
giorno e la notte, tra la luce e l’oscurità verso un carpe diem elegiaco, tutto concen-
trato sull’opportunità di saziare di amore gli occhi, che sono duces in amore
solo nella seconda parte del carme si fa strada con urgenza il pensiero della morte, de-

evento imprevedibile e inevitabile, capace di troncare la piena e gioiosa concordia con

Non è, dunque, nel contrasto tra luce e oscurità che si cela l’opposizione tra il
modello di comportamento dei cittadini romani e la scelta di vita di Properzio, ma
nell’esplicita antitesi tra la militia 
luttuosi della guerra civile con l’immagine delle ossa dei cittadini romani, vinti e vin-
citori, sballottate dal mare di Azioinertia del poeta, dedito a proelia incruenti


violenta in guerra, la morte resta un limite insuperabile che può sopraggiungere
all’improvviso: da una tale consapevolezza scaturisce l’esortazione a Cinzia a non
 gemina teguntur / lumina
noctelumina di Catullo,
in preda ai sintomi dell’innamoramento, si giunge in Properzio a una notte illuminata a giorno dalla

 ibi illa multa tum iocosa ebant, / quae tu volebas nec puella nolebat con il
commento ad loc. di Fo, Gaio Valerio Catullo.
 Sulla variazione properziana del carme di Catullo si rinvia alla puntuale analisi di Fedeli,
Elegie Libro II nel commento ad loc.
 
commento ad loc. di Fedeli, Elegie Libro II

ExClass 27, 2023, 171-196



-
nox una perpetua dormienda è seguita
basia, nella sezione conclusiva dell’elegia
properziana il pensiero della morte imminente fa calare un’atmosfera cupa sul rappor-
to tra l’iperbolico omnia e i pauca oscula, in cui si manifesta l’intensità della passione

         
bruscamente la successione temporale tra la notte e il giorno: l’elegia, che si era aperta
con la celebrazione di una nox di eccezionale splendore, si chiude con la previsione di
matrice oraziana di un dies 

lento con cui la natura declina per rinascere e la rapidità imprevedibile con cui per



Il motivo della militia amoris -
tiva e rimedio alle nefaste conseguenze della guerra civile trova un’importante pre-


di mettere d’accordo i popoli orientali e occidentali nel nome della comune passione
orbis terrarum sotto il potere di Cinzia sullo sfondo delle aspirazioni
Roman Cultural Imperialism
and Cynthia’s Imperium sine ne-
sentazione di Cinzia come sintesi dell’aspirazione romana al predominio culturale e
politico sul mondo orientale risiedono nell’elogio delle doti intellettuali della fanciu-

), con i carmi delle

della poesia greca che culmina nella creazione di un regno ideale della bellezza di

domina sarebbe metafora delle mire espansionistiche di
-
rica: mentre Elena fu causa della lunga guerra tra i popoli di Europa e Asia cantata
da Omero, l’eccezionale aspetto di Cinzia, elogiato da Properzio, suscita la concorde


che riguardano la creazione da parte di Cinzia di un imperium sine ne parallelo a
 ad loc. di Fo, Gaio Valerio Catullo; per i rapporti allusivi
 Elegie
Libro II, ad loc.
 A sostegno dell’idea della docta puella che romanizza la poesia greca l’autore intende
l’espressione temptare carmina in una delle accezioni registrate dall’OLD s.v.    
possession of»; in tale contesto tecnico musicale, tuttavia, è preferibile quella di «to make an attempt
at», sempre registrata dall’OLD s.v. 
Cynthia e lo statuto dinamico dell’elegia, tra dream narrative, ...

ExClass 27, 2023, 171-196 http://dx.doi.org/10.33776/ec.v27.7977
quello di Roma, in grado di realizzare grazie alla bellezza le aspirazioni ecumeniche
augustee; l’autore, tuttavia, forza i limiti di tale corrispondenza, al punto da vedere in
 («East


La contestualizzazione e l’intratestualità, intesa come relazione che collega le di-
namiche della storia d’amore tra il poeta e la fanciulla, permettono di inquadrare la
celebrazione della bellezza e delle doti intellettuali di Cinzia su uno sfondo soggettivo
-
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esposta allo sguardo altrui, l’Oriente si conquista progressivamente nelle prime tre
elegie del secondo libro il ruolo di spazio costitutivo dello splendore della fanciulla,
grazie alla menzione di luoghi tradizionali ben presenti nell’immaginario delle donne

-
tellettuali della fanciulla60
-
re a far sì che il sentimento per la fanciulla rinasca nel poeta con un’intensità tale
da favorire la competizione tra la sua bellezza naturale a quella di dee ed eroine del
mito61
doctrina fuori dal comune, cessa di essere una creatura mortale e si conquista un ruolo


la propria situazione dopo un mese di separazione dalla fanciulla grazie alle parole
piene di sdegno di un anonimo irrisor
convinzione maturata nel corso del breve discidium e la portata della lode di Cinzia
dopo il ritorno dell’amore62
-
lineare da un lato la propria incapacità nel cantare le guerre e le gesta di Augusto,
dall’altro per ribadire la validità di una scelta di vita fondata su proelia non violenti
in alternativa alla militia 

-


imperium sine ne di Cinzia, tuttavia, non sono stabili proprio perché

dementia
60  cum tibi praesertim Phoebus sua carmina donet /Aoniamque libens Calliopea lyram,
/ unica nec desit iucundis gratia verbis, / omnia quaeque Venus, quaeque Minerva probat
tali doti a rendere Cinzia gratissima 
61 cedite iam, divae, quas pastor viderat olim / Idaeis tunicas ponere verticibus con
il commento ad loc. 
62 «Qui nullam tibi dicebas iam posse nocere, / haesisti: cecidit spiritus ille tuus! / vix unum
potes, infelix, requiescere mensem, / et turpis de te iam liber alter erit.»

ExClass 27, 2023, 171-196


della fanciulla, colpevole di alterare il colore dei suoi capelli con prodotti stranieri alla

Dopo aver attribuito a Cinzia un ruolo esclusivo rispetto alla creazione poetica


il proprio statuto elegiaco privo dei mezzi adeguati per scrivere versi epici, ma ugual-
Scenes of Instruction 
la Flaschenriem riconosce all’intertestualità una relativa importanza, che è subordi-
nata allo scopo di ricondurre a categorie psicanalitiche tanto la narrazione del sogno

-
sione onirica costituisce, a suo parere, la traccia tematica che permette di collegare le


Tale proposta esegetica, tuttavia, non tiene conto né dello scopo perseguito dai
-
         
onirica mutevole una recusatio della poesia epica con la forza argomentativa che
deriva dall’accostamento del riferimento a Ennio al dialogo con divinità preposte

dello spazio domestico è mediato dall’interazione tra il modello omerico e quello

incipit del primo verso si fronteggiano due diversi sce-
nari onirici grazie alla solenne formula di enniana memoria visus eram: mentre la
visione di Omero proiettava Ennio verso un tipo di ispirazione poetica nuova che lo
-
co di Properzio; disteso molli Heliconis in umbra66, egli non può che limitarsi ad

 Nunc etiam infectos demens imitare Britannos, / ludis et externo tincta nitore caput? Non è
casuale che con analoghi accenti di sdegno Ovidio in am. munus triumphatae
gentis, cioè i capelli di schiave provenienti dalla Germania, che salveranno l’aspetto di Corinna,
        
spinge oltre l’acceso biasimo manifestato da Properzio contro il turpe impiego di tinture da parte
di Cinzia e porta alle estreme conseguenze tale pratica su uno sfondo in cui all’Oriente è associato
             
L’elegia allo specchio. Studi
sul I libro degli Amores di Ovidio
         Die Traumdarstellungen in der
griechisch-rӧmischen Dichtung, Mü
 Ann. 

Properzio. Il libro terzo delle elegieA Commentary on
Propertius. Book 3
66 Sul valore programmatico del primo verso, segnalato inequivocabilmente dall’aggettivo
mollis Il libro terzo delle Elegie, ad loc
Cynthia e lo statuto dinamico dell’elegia, tra dream narrative, ...

ExClass 27, 2023, 171-196 http://dx.doi.org/10.33776/ec.v27.7977
Che, come sostiene l’autrice, il verbo videri «as a passive form of videre 
person, carries within not only the idea of seeing but also that of turning one’s gaze
on oneself» sembra poco conciliabile con i toni e il registro stilistico della recusatio

pienamente consapevole della propria costituzionale inadeguatezza a cimentarsi con

dal lessico tecnico delle dichiarazioni di poetica con un chiaro rinvio alla prima e alla
sesta bucolica di Virgilio, a cui Properzio guarda come modello sia per sottolineare la
propria inertia elegiaca (recubans -


In realtà, il rapporto intertestuale con il frammento enniano e con le Bucoliche
non esaurisce la complessità della trama intertestuale: tenerne conto è necessario in
un contesto ad alta intensità programmatica, come dimostrano le ampie introduzioni

L’opportuna osservazione dell’autrice sulla variazione del ritmo narrativo in con-
comitanza con l’improvvisa epifania di Apollo, che interrompe bruscamente sotto


luce del ruolo tradizionale del dio in qualità di precettore / ammonitore in sezioni
programmatiche o in scene di investitura poetica
a Properzio la possibilità di dilatare il suo tentativo mal riuscito di celebrare reges
et regum facta con l’elenco di eventi e di personaggi della storia di Roma cantati

confronti del pater della poesia latina    
-
llo appare pienamente coerente dal punto di vista narrativo; i parva ora che il poeta
accosta ai magni fontes sono gli stessi impiegati per hiscere reges et regum facta: ad

                
reges
Ecl. Reges et proelia, infatti, si accingeva incautamente a cantare Virgilio nella
sesta bucolica, benché nell’esordio avesse proclamato con orgoglio la sua convinta adesione ad un
tipo di poesia tenue, ispirata da Talia, che con il ritmo, i temi e l’ambientazione che la caratterizzano
        Buc.  prima Syracosio dignata est ludere
versu / nostra neque erubuit silvas habitare Thalea. / Cum canerem reges et proelia,Cynthius aurem
/ vellit et admonuitPastorem, Tytire, pinguis / pascere oportet ovis, deductum dicere carmen» con
Le Bucolichedignata est
ludere Syracosio versuneque erubuit habitare silvas, la tenuitas della
musa di Virgilio appare del tutto inadatta alla celebrazione di reges et proelia, tanto da suscitare
l’immediata reazione di Apollo; con una tirata d’orecchie e poche parole, il dio riconduce Titiro nello

 Sulla funzione di Apollo nello schema della recusatio Il libro terzo delle elegie,

 ad loc. di Fedeli, Il
libro terzo delle elegie.

ExClass 27, 2023, 171-196


condizione di inertia 
    
dall’antitesi magnus / parvus, la sproporzione tra le reali possibilità e le aspirazioni

il dio sintetizza l’elenco di argomenti enniani con l’immagine del umen che scorre e

Nelle parole di Apollo l’indignazione per il folle tentativo del poeta di accostarsi
a un genere che per mole, impegno e livello stilistico sembra sovrastarlo lascia il
          
dal perentorio non hinc ulla tibi speranda est fama, Properti: mediata dalle parole
del dio, la speranza nella gloria letteraria si collega strettamente alla consapevolezza
dell’opportunità di rimanere nel solco della propria ispirazione, rappresentata da
una serie di spazi limitati disposti in gradatio, a partire dai mollia prata
rinviano all’umbra mollis  rotae, parvae al pari degli ora con cui
Properzio si era accostato ai magni fontes  
collocano il riferimento alla dimensione privata, idonea alla fruizione dei praecepta
amoris forniti dal poeta, in cui la puella legge ripetutamente il libellus di Properzio
mentre attende il proprio vir gyri praescripti inoppor-
tunamente superati dalla pagina 
Apollo impone alla cumba ingenii del poeta un percorso rettilineo e regolare, chiara

L’autrice sviluppa una delle proposte di Fedeli per l’esegesi di saepe iacte-
tur   «si potrebbe anche pensare che la lettura del libro elegiaco si presta a
frequenti interruzioni, data la brevità dei carmi; non così sarebbe, invece, per il poema
epico»), per orientarla verso l’analoga discontinuità narrativa evocata, a suo parere,
dall’immagine della cumba ingenii
«since a journey along the coast can likewise be interrupted if the captain decides to

nei precetti forniti da Apollo: il movimento espresso da radere, infatti, si riferisce a
una navigazione lenta e sicura in uno spazio limitato che trova nella prossimità della
costa una garanzia di approdo, in opposizione alla rotta in mare aperto, che richiede

 Tale rapporto costituisce un tratto distintivo dello schema della recusatio 
 Le parole di Apollo sanciscono il ritorno di Properzio alla situazione di partenza, con l’inevitabile
ridimensionamento del umen di argomenti storici enniani, che aveva alimentato l’indignazione del
 A Commentary on Propertius, ad loc. et mecum in
curru parvi vectantur Amores / scriptorumque meas turba secuta rotas: all’immagine del currus, che
parvi Amores, con un

 
poeta dall’illusione di poter accostare i parva ora ai magni fontes: lo mette in rilievo l’accostamento
di cumba a gravanda

 Fedeli, Il libro terzo delle elegie, risolve l’ambiguità di senso dell’espressione con l’idea
dell’assidua consultazione del libellus ad loc.
 OLD s.v. «to touch lightly in passing
Cynthia e lo statuto dinamico dell’elegia, tra dream narrative, ...

ExClass 27, 2023, 171-196 http://dx.doi.org/10.33776/ec.v27.7977
solo nelle modalità di composizione, ma anche in quelle della sua ricezione da parte di
libellus di Properzio
da parte della puella in attesa del proprio vir 
: l’autrice pone sullo stesso piano la funzione del testo scritto
e quella delle parole d’amore che Properzio e Cinzia si scambiano apposita lucerna,
preludio alla rixa amoris sublato lumine
pugna ama-
toriapraeceptor
amoris
L’espediente del sogno permette al poeta di mutare rapidamente scenario e perso-
naggi, secondo una modalità narrativa che l’autrice riconduce alla categoria freudiana
-
tiva esercitata da divinità preposte alla poesia, però, garantisce continuità alla succes-

umen di argomenti storici di ascendenza enniana a suscitare la
cumba 
remo, mentre con l’altro lambisce la riva, rinvia all’alternanza di esametro e di penta-

Una volta superato il rischio della navigazione in mare aperto, Apollo conclude il
suo monito con un’indicazione spaziale precisa, che condurrà Properzio nella grotta
delle Muse attraverso una nova semita ; spetterà a Calliope completare le
istruzioni di carattere ritmico-stilistico del dio grazie a un decisivo approfondimento

«», osserva l’autrice a
proposito della descrizione della spelunca
l’espediente del sogno a permettere al poeta la dilatazione narrativa, come era già ac-

in cui si fondono armonicamente dettagli naturalistici, artistici e rituali, l’acqua man-
tiene la propria valenza metaforica in chiave programmatica: benché derivi anch’esso
lacus Gorgoneus, in cui

parva ora di Proper-
zio rispetto ai magni fontes a cui il poeta ha tentato di accostarsi

di progressivo equilibrio con la situazione di partenza dell’elegia, in cui Properzio si
descrive recubans in umbra molli Heliconis; il riferimento alle colombe sacre a Vene-
 Quam multa apposita narramus verba lucerna, / quantaque sublato lumine rixa fuit
il commento di Fedeli, Il libro terzo delle elegie
 L’immagine della nova semita rinvia a quella della via intacta 
diretta conseguenza dell’impossibilità per il poeta elegiaco di currere ad Musas lata via 
la ricerca dell’originalità è condizionata dalla 

 L’assoluta calma del lacus Gorgoneus rinvia al tratto di mare sicuro su cui dovrà navigare la
cumba ingenii di Properzio: contenuto e forma si saldano per ribadire la rinnovata consapevolezza
dei mezzi limitati del poeta tipica dello schema della recusatio

ExClass 27, 2023, 171-196


re preannuncia lo sviluppo del discorso di Calliope, che a Properzio fornirà le ultime
e decisive istruzioni per continuare a cantare le situazioni dell’amore in opposizione
a quelle belliche tipiche del genere epico sullo sfondo di uno scenario tranquillo e

Che, come sostiene l’autrice, la condensazione onirica di matrice freudiana possa
essere estesa dagli spazi del sogno properziano ai piani temporali di cui sono es-
pressione le Muse, in cui è sintetizzato il rapporto simultaneo tra il passato remoto
della tradizione poetica e il futuro dell’ispirazione elegiaca del poeta, è un’ipotesi
suggestiva; tale proposta, però, deve essere ridimensionata   

alla luce dell’istanza didascalica nello schema della recusatio: Properzio drammatizza


intende legittimare la persistenza della scelta elegiaca sul piano della forma e dei con-


prescrittivo di questa «scene of instruction», confermato dall’espressione ne tibi sit

Calliope sancisce il carattere irrevocabile e permanente dello statuto elegiaco del
poeta, che, in realtà, resta immutato anche quando egli tenta di accostarsi all’epica
enniana; contentus
arma e

L’espediente del sogno permette ancora una volta a Properzio di dilatare la materia
; la musa
delimita l’ispirazione poetica di Properzio per esclusione: il nuovo umen di argomen-
ti epici è nettamente escluso dagli interessi e dall’ispirazione poetica properziana
Alla metafora bellica 
elegia; sullo sfondo di banchetti notturni le incruente battaglie d’amore, di cui sono
protagonisti amanti inghirlandati come trionfatori che tentano assalti ad alienum li-
 In tal senso va interpretata anche la scena corale in cui tre delle nove Muse sono caratterizzate
da elementi che ribadiscono la stretta relazione tra il carattere dionisiaco dell’ispirazione poetica e
 A Commentary on Propertius, ad loc.
 Incerta appare la sfera di competenza assegnata da Properzio a Calliope rispetto al suo ruolo
 A Commentary on Propertius,
ad loc.              

             
prima da Mario contro i Cimbri e i Teutoni, poi da Cesare contro Ariovisto da un lato sottolinea il

un rilievo concreto al umen della poesia epica, di cui Apollo ha evidenziato l’impraticabilità per

 Lo mette in rilievo ne tibi sit 
distico precedente, sembra rispondere all’indignata domanda con cui si apriva il discorso di Apollo
quid tibi cum tali, demens, est umine
Cynthia e lo statuto dinamico dell’elegia, tra dream narrative, ...

ExClass 27, 2023, 171-196 http://dx.doi.org/10.33776/ec.v27.7977
men, ma sono costretti a una poco nobile ritirata, ristabiliscono l’equilibrio tra la
recubans in umbra
molli Heliconis.
Alla necessità e all’urgenza di non allontanarsi dalla materia elegiaca devono es-
sere ricondotti anche il potere magico e la funzione pratica del canto d’amore che Ca-

di Cinzia nell’elenco degli argomenti imposto dalla Musa a Properzio e il riferimento
puellae con l’esaurimento dell’ispirazione alimen-
recusatio del genere
non haec Calliope, non
haec mihi cantat Apollo / ingenium nobis ipsa puella facit) cedevano a Cinzia il posto
d’onore come fonte di versi, i temi esposti dalla Musa mirano a inserire lo statuto di


the dream encounter in the Muses’ grove announces a new literary direction on the
part of the poet-lover, the voice of tradition is noticeably reticent»: benché Properzio
avverta in sé la capacità di cantare argomenti attinti dalla storia contemporanea, il
percorso verso un tipo di elegia dal contenuto storico-eziologico avverrà in modo

L’evoluzione dello statuto dell’elegia nell’ultimo libro della raccolta properziana
Vergilian Loci in Propertius Book 4.1
a un’accurata campionatura di loci 
, l’autrice ricos-
Eneide, senza trascurare i rinvii properziani alle
Bucoliche e alle Georgiche, che ribadiscono l’intento di rendere omaggio alla carriera
-
Eneide nell’intento
eziologico di matrice callimachea, che, nel caso dell’ultimo libro properziano è forma

Eneide, però, -
cile equilibrio stabilito da Properzio tra lo sforzo di disponere moenia pio versu
,

mare in cui dovrà procedere in assoluta sicurezza la cumba ingenii 
 alludono alla possibilità di conciliare la narra-

 Alla presenza di un avversario rinvia l’espressione ad limen alienum: è proprio la soglia della

che si oppone ai vittoriosi ed eroici proelia Mariano signo
Il libro terzo delle elegie, ad loc.
   Propertius, Elegies Book IV       
Ciccarelli, Properzio. Elegie libro IV
 accersis lacrimas cantans; aversus Apollo; / poscis ab invita verba pigenda lyra
 Moenia namque pio conor disponere versu: /ei mihi, quam nostro est parvus in ore sonus!
/ sed tamen exiguo quodcumque e pectore rivi / uxerit, hoc patriae serviet omne meae. / Ennius

ExClass 27, 2023, 171-196


dell’architettura disponere
fondazione delle mura con quello programmatico della rifondazione di un’elegia di
tipo nuovo che si svilupperà pio versu di car-
mi che saranno al servizio della patria, benché siano il frutto di una capacità di canto

secondo Enea, ma si sente profondamente lontano dalla grandezza dall’epica virgilia-

-


la rievocazione di tre sanguinosi duelli e, nello stesso tempo, di mettere in atto gli
ammonimenti di Apolloquid tibi cum tali,
demens, est umine) il poeta risponde con il proposito di non farsi travolgere dal u-
men 
racchiuse in trina arma recepta de ducibus tribus
-
nate dalla inadeguatezza dei suoi parva ora rispetto ai magni fontes a cui Ennio si era


rievocazione in ordine cronologico di tre episodi che appartengono a momenti diversi
magnum l’iter che si
accinge ad ascendere: si tratterà di un percorso poetico in salita e impegnativo, che,
nella forma e nel ritmo, si adeguerà a quello rettilineo e regolare consigliato al poeta

eziologica, le causae Feretri e i trina arma, alimenta in lui una legittima aspirazione
alla gloria poetica al termine dell’iter elegiaco; del resto, è dal poema epico di matrice

Che il quarto libro si collochi nel segno della diversità rispetto ai primi tre è di-
mostrato anche dal rapporto tra presenza e assenza di Cinzia: dopo che nel terzo libro

la fanciulla ritorna nella settima elegia come umbra, murmur ad extremae nuper hu-
mata viae 
È merito di Rosalba Dimundo (al cui commento all’elegia rinvio) aver chiarito

in direzione diversa: la chiave di lettura onirica la induce a mettere sullo stesso piano
l’incontro di Properzio con l’ombra di Cinzia con quello del poeta con i Cupidines

hirsuta cingat sua dicta corona: / mi folia ex hedera porrige, Bacche, tua, / ut nostris tumefacta
superbiat Vmbria libris, / Vmbria Romani patria Callimachi!
 nunc Iovis incipiam causas aperire Feretri / armaque de ducibus trina recepta tribus. /
magnum iter ascendo, sed dat mihi gloria vires: / non iuvat e facili lecta corona iugo; per il rapporto
 Magnum iter ascendo: Properzio, Apollo, Calliope e le possibilità
dell’elegia InvLuc
 
Properzio. Elegie libro IV
Cynthia e lo statuto dinamico dell’elegia, tra dream narrative, ...

ExClass 27, 2023, 171-196 http://dx.doi.org/10.33776/ec.v27.7977
all’interno di una similitudine in una situazione reale, quella del poeta che contempla




due amanti nei tre libri precedenti con i motivi ad esse collegati (ma con un radicale
mutamento di prospettiva nella proclamazione della propria fedeltà da parte di Cinzia,
che ha raggiunto la dimora dei beati), è sul sistematico rapporto intertestuale con mo-

del sogno di Achille nel libro XXIII dell’Iliade 
virgiliane alla catabasi di Enea e al vano tentativo dell’eroe di abbracciare l’ombra di

La presenza pervasiva di tali riferimenti chiarisce che l’analisi del carme non può
esaurirsi nel riferimento generico al motivo del sogno/visione e nel confronto con

potere su Properzio; come sottolinea la Dimundo, nella rinnovata direzione assunta
dall’elegia d’amore nel quarto libro, la presenza di Cinzia trova un senso grazie al
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rapporto dinamico tra la memoria intratestuale e le allusioni a modelli elevati, non
può che ridimensionare un tipo di interpretazione in cui l’espediente del sogno è con-
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A marcare la distanza tra un’elegia come la terza del primo libro e la settima del
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Cinzia, dall’altro creare uno scarto ironico tra il nostos di Odisseo e quello di Proper-
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patetica del ritorno dell’umbra di Cinzia sullo sfondo di una diversa visione della
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